107 Tour cicloturistico da Passo Resia a Naturno
Visione corta
Distanza | 64.5 km |
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Dislivello | 80 m |
Durata | 3:30 h |
Grado di allenamento
1 = molto facile (max. dislivello 200 m) |
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Mesi delle escursioni
Info
Apparecchiatura
Percorso: Con servizio bike shuttle fino a Curon in Venosta – pista ciclabile Via Claudia Augusta dal Lago di Resia a Naturno
Con servizio bike shuttle fino a Curon in Venosta – pista ciclabile Via Claudia Augusta dal Lago di Resia a Naturno Un paese sommerso, un viaggio temporale nel Medioevo, l’oro bianco di fama mondiale: la Val Venosta ha molto più da offrire di quanto possa sembrare al primo sguardo. Il servizio bike shuttle viaggia due volte a settimana da Naturno a Curon, punto di partenza del nostro piacevole tour. L’appariscente campanile di questo piccolo paese che ancora oggi emerge dalle acque del lago, racconta una storia molto particolare: questa famosa inquadratura da cartolina della Val Venosta è la parte visibile di quanto rimane dell’antico abitato di Curon. Nel 1950 si decise di costruire un bacino artificiale per la produzione di energia idroelettrica. Per realizzare questa impresa Curon e parti del paese di Resia furono sommersi. Il campanile che si staglia tra le acque turchesi ci fa pensare al paese sommerso, mentre scendiamo verso valle fino a San Valentino alla Muta. Ammirando davanti a noi il massiccio dell’Ortles superiamo il Lago della Muta e i paesi di Malles, Burgusio e Laudes e arriviamo alla città medievale di Glorenza. Con poco meno di 900 abitanti, Glorenza è la città più piccola dell’Alto Adige, circondata ancora oggi dalla sua intatta cinta muraria. Visitare Glorenza è come compiere un viaggio nel tempo. Proseguiamo lungo l’alta Val Venosta e dopo aver passato Spondigna e Prato allo Stelvio giungiamo a Lasa, famosa per il suo marmo. Dalla ciclabile distinguiamo sul versante della montagna i binari sui quali l’oro bianco viene trasportato a valle. Blocchi enormi di marmo partono da qui destinati a grandi città come Vienna, Londra e persino New York. Una piccola discesa lungo il nostro itinerario ci conduce a Silandro e a Laces. I meleti a destra e a sinistra diventano sempre più ampi, sui pendii si estendono i vigneti. All’altezza di Castelbello si staglia nel panorama dell’asciutto Monte Sole la sagoma dell’omonimo maniero e poco prima di Naturno anche quella di Castel Juval. L’ultima grande attrazione del tour che termina a Naturno.
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